Le rimesse dei migranti? Restano in Italia

Le ricchezze, si fa per dire, degli stranieri tornano ai loro paesi di origine. E'uno dei luoghi comuni della canea razzista secondo la quale saremmo solo sommersi da manodopera irregolare dimenticando che quasi due milioni e mezzo di stranieri sono regolarmente impiegati con un tasso di occupazione superiore a quello italiano.
Quasi il 10% delle imprese è gestito da stranieri, nel 2016 piu' di 200 mila stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana e il 60% del totale vive nel Nord dove sovente gli impieghi sono in lavori umili e sottopagati.
Ovviamente esistono stranieri che delinquono tanto è vero che poco piu' del 30% dei detenuti non è italiano, una percentuale in crescita ma non nei termini esponenziali che taluni vanno dicendo.

Ai tempi nei quali erano gli italiani ad emigrare massicciamente in America, la nostra economia attendeva con ansia i risparmi dei migranti, lo stesso vale per i paesi del terzo mondo oggi. Ma da alcuni dati si evince che una quota sempre piu' grande della ricchezza prodotta dagli stranieri resta in Italia, non viene rimpatriata e parliamo, stando a Il Sole 24 ore, di 2,8 miliardi nell'arco di un quinquennio.
 
 Le spiegazioni possono essere molteplici, in primis il fatto che il costo della vita è sempre meno sostenibile o forse siamo in presenza di migranti che decidono di investire in Italia il frutto del loro lavoro o potremmo parlare dei rincongiungimenti di nuclei familiari o di una immigrazione non recente di uomini e donne che hanno costruito i loro legami affettivi in Italia.

Non si tratta di stabilire quale comunità abbia inviato nei paesi di origine maggiori risparmi, sicuramente Filippine, Bangladesh, Senegal sono i paesi dove vivono i familiari dei nostri migranti dai quali dipende la sopravvivenza di nuclei assai numerosi ed è del tutto logico il flusso di denaro verso questi paesi.
La Guardia di Finanza ha portato a termini una operazione di contrasto del riciclaggio di denaro verso la Cina ma al di là della cronaca restano i dati che parlano di migranti sempre piu' legati al nostro paese tanto da indurre a qualche riflessione su certi luoghi comuni diffusi ad arte ...

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