Italia, Iran e Trump. come la mettiamo?

Trump vuole la guerra o almeno rafforzare la sua opaca immagine, interna ed esterna, potenziando il ruolo Usa a livello internazionale e lo fa colpendo paesi che potrebbero rappresentare un ostacolo agli interessi delle lobby petrolifere che ormai fanno il bello e il cattivo tempo nella presidenza Usa.

Anche per la diplomazia italiana è arrivato il momento delle scelte e difficilmente la posizione portà essere, in caso di aggressione all’Iran, la stessa avuta da Gentiloni (in compagnia di Forza Italia, Pd e radicali) sulla Siria, di plauso ai bombardamenti e la tacita accettazione delle fake news.
Difficile perchè  il nostro paese è legato da interessi economici all'Iran di cui è il principale partner commerciale in Europa con un giro di affari che cresce di anno in anno.

Trump appoggia Israele  che vede nell'Iran e nei suoi alleati in Libano e nel Medio Oriente una minaccia, Israele e e Turchia sono i gendarmi degli interessi Usa nell'area.

Usa e Israele hanno tutto l'interesse a ridimensionare Teheran  e a balcanizzare la Siria nel senso di creare piu' stati dalla attuale Repubblica Siriana, questi loro obiettivi sono noti e sbandierati sulla stampa senza alcun ritegno.

Netanyahu ha già iniziato la strategia del terrore annunciando la presenza di armi iraniane in Siria (come se Israele, Usa o l'Italia non avessero armi di loro produzione sul territorio siriano, la differenza la fa chi queste armi possiede, se inviso o alleato degli interessi imperialistici), l'obiettivo è non solo impossessarsi di aree strategiche di controllo ma impedire che il petrolio iraniano arrivi ad altri paesi.

L'obiettivo di Israele è che Trump si ritiri dagli accordi , sottoscritti da Obama,  per attaccare prima l’Iran con le sanzioni e poi in caso di guerra avanzare pretese sui giacimenti petroliferi iraniani.

Attaccare economicamente l'Iran, indebolire l'economia del paese , impedirle di svolgere un ruolo nel contesto geografico medio orientale e cosi' Israele potrebbe anche piegare, con la scusa della sicurezza dei confini nazionali, il Libano ai suoi dettami.  Gli aggressori devono quindi trasformarsi in vittime e in questo ruolo di presunta vittima Israele si trova da sempre a suo agio recitando la parte del poverso Stato aggredito da piu' parti .In questo contesto quale sarà il ruolo della diplomazia italiana?

Quello di assecondare gli interessi Usa o far valere i propri salvaguardando il giro di affari da tempo consolidato con l'Iran? Basta un governo politico o piuttosto serve un'autonomia diplomatica anche dall'asse della guerra Israele Usa, quell'autonomia che certo in alcune fasi storiche abbiamo avuto ma che oggi, e da anni , è del tutto assente?

I prossimi giorni saranno decisivi

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