La beffa del buono pasto
Alcuni anni fa, i\le dipendenti della Pubblica Amministrazione si
trovarono decurati (per decreto legge) i lor buoni mensa a 7 euro. Chi aveva nel frattempo conquistato un ticket piu' alto, magari con la contrattazione
sindacale, con lotte e scioperi, vedeva vanificata la conquista.
Dopo
anni, con quel ticket da 7 euro, rimasto invariato, non si mangia,
eppure nessuno parla di aumento perchè concorrebbe a determinare la spesa
di personale che sappiamo soggetta a vincoli e tetti.
Con
il sistema di contrattazione introdotto dal contratto dei meccanici,
una sconfitta per i lavoratori ma vittoria per il tribuno Landini
chiamato nella segreteria nazionale della Cgil, lo scambio tra bonus e
aumenti stipendiali sarà sempre piu' di moda e di conseguenza anche in
materia di buoni pasto potrebbero esserci delle novità, non tanto per
aumentarne l'importo ma per favorirne la diffusione.
Intanto
i buoni rappresentano un giro di affari ragguardevoli, in 18 anni sono
praticamente triplicati e riguardano il settore pubblico e quello
privato, piu' o meno 80mila
aziende o soggetti pubblici
L'intervento
del Governo va verso un utlizzo piu' libero del ticket per favorire il
progressivo ridimensionamento degli aumenti in busta paga.
E'
cosi' che nasce il decreto 122/2017 del
ministero dello Sviluppo economico che permette di cumulare e spendere,
in una sola volta, in esercizi commerciali convenzionati ,una cifra
corrispondente a 8 buoni
.
Una novità che favorisce soprattutto gli esercizi commerciali ed è funzionale anche alla sostituzione delle mense aziendali dove si fa un pasto completo e a costi inferiori al ticket che con l'attuale valore non consente neppure di prendere un secondo e un caffè.
Una novità che favorisce soprattutto gli esercizi commerciali ed è funzionale anche alla sostituzione delle mense aziendali dove si fa un pasto completo e a costi inferiori al ticket che con l'attuale valore non consente neppure di prendere un secondo e un caffè.
Ma
sullo sfondo abbiamo anche una tassazione favorevole per le imprese e
la cumulabilità di ticket dal valore irrisorio è solo una amara
consolazione per lavoratori\trici.
E in
prospettiva un ulteriore intervento (non sia mai l'aumento del bonus) a
favore degli esercizi commerciali che di norma incassano quasi il 20% in meno del valore effettivo del TIcket e hanno tempi di rimborso piuttosto
lunghi, il tutto per evitare costi aggiuntivi e tempi veloci di
pagamento.
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