Una replica doverosa all'on Fontanelli

A seguire il comunicato della campagna di resistenza alla militarizzazione del nostro territorio.

L'ex sindaco e onorevole eletto nel Pd, passato a guidare la compagine Pisana del movimento  democratico e progressista art 1, era stato intervistato da un quotidiano pisano sul quale aveva bollato la manifestazione del 2 Giugno, quella contro il potenziamento della base militare Usa di Cam Darby, come una iniziativa vecchia e pertanto inutile.
Implicito dipingere i manifestanti come un manipolo di nostalgici.

Fontanelli ha dimenticato che il consiglio comunale, proprio quando era Sindaco di Pisa, aveva votato un ordine del giorno per la riconversione della base militare di Camp Darby ma soprattutto sembrerebbe non essere informato sui nuovi scenari internazionali dai quali dipende la richiesta pressante degli Usa di potenziare la base, richiesta accolta anche dagli enti locali della nostra zona che si sono limitati a dire di non avere avuto voce in capitolo quando da un anno erano a conoscenza del progetto ben guardandosi dal farne parola ai cittadini.
Probabilmente tanta disattenzione si spiega con la volontà di Fontanelli di non turbare il sonno del suo collega di partito Rossi, presidente della Regione Toscana e silente rispetto al potenziamento della base militare.


Risposta all’On. Fontanelli su Camp Darby

 

Secondo l’On. Paolo Fontanelli (La Nazione, 4 giugno), il presidio promosso  dalla Campagna territoriale di resistenza alla guerra, il 2 giugno a Camp Darby, è «una manifestazione che sa di vecchio». C’è invece molto di nuovo. Camp Darby, la base logistica dell’Esercito Usa dove sono stoccate enormi quantità di armi per le forze terrestri ed aeree, svolge un ruolo sempre più importante. Il porto di Livorno è ora collegato a quelli di Aqaba (Giordania) e Gedda (Arabia Saudita) da grandi navi della compagnia statunitense «Liberty Global Logistics», che con un regolare servizio mensile trasportano le armi di Camp Darby in Medioriente per le guerre in Siria, Iraq e Yemen. Da qui la necessità per gli Usa di potenziare il collegamento della base col porto, con una linea ferroviaria che  permetta il transito di maggiori carichi di armi ed esplosivi, mettendo ancora più a rischio gli abitanti della zona. Non è quindi vero, come dice Fontanelli, che «gli americani stanno restringendo gli spazi» di Camp Darby.  Viceversa la base Usa si irradia sempre più sul nostro territorio.

 

 Campagna territoriale di resistenza alla guerra Pisa e Livorno

 

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