Lavoro occasionale:al peggio non c'è mai fine

Nei prossimi giorni tornerà al Senato, dopo il passaggio alla Camera, la manovrina finanziaria estiva del Governo, il tutto per arrivare alla fine dell'iter entro il 23 giugno. Tra i vari punti all'ordine del giorno spicca anche il nuovo lavoro accessorio. Dopo l’abolizione dei voucher, il voucher torna sotto altre forme ma nella sostanza, come già scritto, cambia ben poco.

Le imprese  avranno il contratto di prestazione occasionale, strumento on line a disposizione delle piccolissime aziende, fino a 5 dipendenti, e con un tetto di 5mila euro l’anno. Ogni lavoratore potrà essere pagato fino a 2.500 euro.

Le famiglie potranno avere un libretto telematico prefinanziato, soggetto agli stessi limiti e da usare per  colf,  giardiniere, assistenze sanitarie a domicilio, ripetizioni dei figli, badanti  e babysitteraggio.


Non basta che questi strumenti siano tracciabili, il voucher torna dalla finestra avvalendosi di una nuova legge.

Il Governo pone dei limiti alle dimensioni aziendali che ai tempi del voucher non esistevano tanto è vero che l'utilizzo fatto era stato variegato e anche da parte di enti pubblici.

Ma basteranno questi paletti per scongiurare un abuso? Basteranno alcuni limiti per evitare che il lavoro occasionale non si sostituisca a regolari contratti a tempo determinato e indeterminato?

La risposta è ovviamente negativa, i destinatari poi sono le piccole aziende, le famiglie, il terzo settore e pensiamo che alla fine anche gli enti pubblici rientrino nel novero degli utilizzatori.

Le statistiche poi parlano da sole con oltre 3,3 milioni di aziende che poi sono quasi il 90% delle aziende con dipendenti, quindi questa nuova versione di voucher che sarà chiamato in altro modo giusto per illudere che il buono lavoro sia definitivamente archiviato. Se da una parte dovrebbero essere escluse (ma attendiamo di leggere il testo finale una volta approvato in Parlamento) aziende edili e in appalto, paradossalmente  saranno ammesse attività svolte da pensionati (a conferma che certi settori ormai si reggono sul lavoro nero o sulle prestazioni di chi già è fuori del mercato lavorativo ma è costretto a rientrarvi perché percepisce pensioni da fame) o da disoccupati che ricevono forme di sostegno al reddito oltre agli under 25 per i quali non si prospetta un impiego degno di questo nome.

E per completare l'opera ci saranno il lavoro interinale, le collaborazioni , ora il Governo sta provando a limitare anche i costi a carico delle imprese che ne faranno uso.

Se il voucher era di 7 euro, la prestazione occasionale dovrebbe essere di 9, mentre il libretto di famiglia prevede un “compenso” di 10 euro per «compensare prestazioni di durata non superiore a un’ora».

E a carico della famigia meno di due ore di contributi tra  Inail (0,25 euro),gestione separata Inps (1,65 euro),  contributi Inail (0,25 euro). Il tetto annuo, se prima era di 7 mila euro netti , domani sarà di 5mila euro (con alcune eccezioni), 2500 al massimo  per ogni utilizzatore.

Formalmente  sarà impedito il ricorso al  lavoro occasionale  a chi abbia alle sue dipendenze una co.co.co o un rapporto di lavoro subordinato cessato nei sei mesi precedenti, infine la durata della prestazione non potrà superare le 280 ore nell’anno, ovviamente sempre che al Senato non cambino le carte in tavola.

Infine multe da 500 a 2500 euro per lavoratore nel caso della mancata comunicazione, anche se pensiamo che non ce ne sia bisogno visto che quanti dovrebbero controllare sono a ranghi cosi' ridotti da non potere svolgere il loro lavoro di sorveglianza e controllo.

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