Chi paga il soccorso statale alle banche? Noi

I governi nazionali salvano le banche con i soldi dei cittadini e alimentano quel sistema che ha dilapidato i conti correnti dei piccoli risparmiatori. Una storia già vista in molti paesi europei, istituti bancari esposti tra titoli tossici e speculazioni finanziarie, disposti a licenziare gran parte della forza lavoro senza alcun scrupolo

In questi giorni il Governo italiano ha salvato altre banche, parliamo di oltre 11,2 miliardi di euro. Trattasi di soldi pubblici sottratti alla sanità, al finanziamento della ricerca, alla manutenzione del territorio e delle scuole.

Lo stato italiano ha già sborsato 3,5 miliardi di euro per le garanzie a Intesa San Paolo che per acquistare le due banche venete in fallimento ha preteso garanzie, poi 1,3 miliardi per la «ristrutturazione aziendale» (ossia i licenziamenti anche questi a carico dello stato), poi i 400 milioni per le garanzie sui crediti

A questi miliardi di euro ne vanno aggiunti altri, quelli necessarie a ricapitalizzare MPs con il Tesoro che diventerà azionista del 70% di questa banca in tutto 23 miliardi, questa la cifra che i cittadini sborseranno per salvare le banche molte delle quali resteranno di proprietà privata

Un piano di salvataggio assai piu' oneroso della nazionalizzazione degli istituti bancari e con elevati costi sociali visto che migliaia saranno gli esuberi, i posti di lavoro tagliati e i full time trasformati in part time.

I fatti si commentano da soli

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